Tra le opere di Amedeo Modigliani che maggiormente hanno colpito la società del tempo, creando clamore e protraendo attraverso gli anni un alone di sensualità che avvolge tutta la sua opera, vi sono i nudi.
Protagonista è la donna, il corpo femminile mostrato nella grazia e semplicità di sagome rese senza veli, così come si presentano agli occhi del pittore.
Nel 1917 Zborowski, il mecenate di Modì, insiste perché Amedeo dipinga dei nudi, in quanto appare come una scelta sensata dal punto di vista economico.
Addirittura pensa di fare un’esposizione, con alcuni nudi in vetrina che possano attirare l’attenzione dei passanti.
Modigliani aveva disegnato parecchi nudi, ma non ne aveva mai dipinti. Eppure sono proprio queste le opere che diventeranno più famose.
Si tratta di opere che affascinano per la qualità pittorica, la sicurezza e la maestria con cui sono realizzate. La linea acquisisce una bellezza lirica, seppure semplificata, in quanto la grazia è riportata alla sua essenzialità.
La forma femminile è idealizzata, e incarna il desiderio soddisfatto, il piacere innocente, la celebrazione inconscia della magnificenza della vita.
Si tratta di soggetti voluttuosi e ardenti che esprimono un lirismo poetico intenso, essenza più intima dell’arte di Modigliani.
Tra le opere più conosciute vi è il Grande Nudo del 1917.
L’opera mostra l’inarcamento del corpo e i seni in evidenza. La bocca della donna è aperta, gli occhi chiusi, le braccia gettate all’indietro. Raffigura l’immagine visibile di un momento di piacere, che avvolge il soggetto ma anche colui che lo rappresenta, la tensione che si instaura tra i due è palese e si trasmette a qualsiasi altro osservatore dell’opera.
Il corpo è ben evidenziato da un contorno nero, marcato, con delle ondulazioni, e ne sottolinea la sinuosità e la tensione della pelle. Il fondo rosso infuoca l’incarnato stesso del corpo femminile, trasmettendo la sensazione di morbidezza che invoglia quasi a toccarla.
In quest’opera l’idealismo classico si unisce al realismo in una simbiosi perfetta.
La modella è raffigurata in un attimo di abbandono, non vi sono pensieri né turbamenti, ma solo l’invito a godere della passione che la corporeità ci presenta.
I nudi di Modigliani, per quanto scandalosi, non sono altro che un inno alla bellezza dell’esistenza.
Brano tratto dal romanzo “Parlami in silenzio Modì”:
La ragazza intese ogni cosa, si capiva che fosse una modella già istruita. Cominciò a spogliarsi innanzi a noi con disinvoltura, riponendo gli abiti, ordinatamente, sulla poltrona.
Vedendola nuda, non potei trattenere un leggero sorriso, rivolgendo uno sguardo ammiccante a Zbo.
«Credi proprio che sia adatta?» mi rivolsi a lui sogghignando.
«Si» Zbo continuava a osservarla nei particolari del corpo sinuoso «credo proprio di sì.»
Entrambi non riuscivamo a staccarle gli occhi di dosso.
Non credo che la modella avesse mai posato, completamente nuda, per quadri che la riprendevano sul davanti, in quanto era una donna molto procace.