Amedeo Modigliani conobbe una delle donne più importanti della sua vita nell’estate del 1914, innamorandosene perdutamente.

Beatrice Hastings era una poetessa, giornalista, direttrice di giornale, scrittrice.

Il loro incontro avvenne alla Rotonde, e Beatrice riferisce che il primo impatto fu di repulsione, tanto da definirlo “porco”. Al secondo appuntamento tale parola diventò “perla”.

Beatrice aveva una personalità forte e fu una donna emblematica per l’epoca in quanto fu tra le prime a liberarsi del corsetto, accorciando la gonna, fumando, bevendo e passando dal letto di vari amanti, tanto da scandalizzare i borghesi.

Nata in Sudafrica inizia la sua carriera giornalistica a Londra sul settimanale “The New Age”.

La verità sui rapporti tra lei e Modigliani la troviamo scritta nel suo romanzo autobiografico “Minnie Pinnikin”, che narra la storia di una “grisette”, ossia una donna che conviveva spesso con studenti e artisti accettando regali dagli amanti borghesi.

Nel romanzo Minnie Pinnikin Modigliani diventa Patredor, pieno di impetuosità virile e il loro rapporto tumultuoso durò due anni.

Beatrice aveva affittato un appartamentino in bouleverd de Montparnasse numero 55 e di fronte abitava Brancusi, tanto da sentirlo gridare a squarciagola.

Modigliani la guidava a conoscere la vera Parigi e, spesso, le raccomandava di non innamorarsi di lui, perché tanto sarebbe stato inutile.

Il ticchettio del tempo che scorreva e la sua malattia incombente non gli permettevano di fare progetti a lunga durata.

In fondo Beatrice ha avuto un ruolo di sostegno e protettivo nella vita di Modì e le sue conoscenze importanti nel mondo intellettuale permisero che Modigliani ricevesse apprezzamenti rilevanti.

Uno dei dipinti di Modigliani che la riproducono è intitolato Madame Pompadour, in quanto sembra che Beatrice abbia indossato questo abito e si sia truccata con tale foggia. Beatrice è riprodotta di fronte con un cappello che sembra una barca, lo sguardo è diretto e fermo e le labbra appaiono imbronciate.

Cambiarono domicilio, andarono ad abitare al numero 13 rue Norvins, vicino place du Tertre, ma le scintille tra i due si fecero più forti.

Appare un’altra figura, un’amica di Beatrice: Simone Thiroux. Pare che i rapporti tra Beatrice e Modi si siano deteriorati anche per le continue scappatelle di Modigliani, incostante e sensibile al fascino femminile.

Beatrice lascerà Modigliani per un altro uomo: Alfredo Pina.

Brano tratto dal romanzo “Parlami in silenzio Modì”

Guardai fissamente Beatrice negli occhi:

«Sei una donna testarda, tra noi due non so chi è il peggiore. Dovresti cacciarmi via e non accogliermi più nella tua casa, invece sei qui ad alleviare i miei dolori, a commiserare le debolezze. Dentro di te è già tutto chiaro e sarebbe bello se potessi capire anche io. Hai preso quella testa, che non valeva niente, e l’hai posta a dominio di questa stanza. E avevi ragione.»

«La testa sorride placida in contemplazione della conoscenza» Beatrice pronunciò quelle parole come se stesse leggendo un epitaffio «della follia, della grazia e della sensibilità, della stupidità, della sensualità, delle illusioni e delusioni: il tutto racchiuso dentro di sé, come materia di meditazione perpetua. Non me ne separerò mai: un poeta troverà in essa quello che trovo io e lo sfortunato artista sarà destinato all’immortalità.»

Giovanna Strano con un dipinto raffigurante Beatrice Hastings

Informazioni sull'autore

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali.
Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli.
Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti.
Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

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