Nato da una famiglia di ebrei sefarditi, di mentalità aperta, Amedeo non è stato mai ostacolato nella sua vocazione artistica. A Livorno, dall’età di 14 anni, segue assiduamente le prime lezioni di disegno e pittura. Si forma nell’atelier del pittore fiorentino Giovanni Fattori, capofila dei Macchiaioli. Continua la sua formazione presso l’Istituto di belle arti di Venezia ed è un visitatore insaziabile di musei e biennali.
Il suo trasferimento a Parigi gli permette di concretizzare tutte le spinte artistiche che ha sempre sentito dentro di sé, divenendo amico della cerchia dei pittori del Bateau-Lavoir a Montmartre. Si iscrive all’Accademia Colarossi della Grande Chaumière, ed è un fervido ammiratore dello scultore Brancusi, affascinato dalle arti tribali. Amedeo Modigliani trova a Parigi la propria strada e capisce che la sua vita sarebbe stata interamente dedicata all’arte.
Si concretizza così in Modigliani un uomo che non ha avuto mai paura di mostrare liberamente la sua visione dell’arte, e che non ha avuto timore di essere considerato completamente al di fuori dalle correnti del tempo.
Nei suoi dipinti troviamo l’interpretazione artistica che è più rivelatrice di un’immagine virtuale che copia naturalistica della realtà.
La creatività diventa per lui un’esigenza nell’instaurare un rapporto interpersonale, soprattutto con le donne, che diventano frutto della sua fantasia e di trasposizione attraverso l’immagine e la pittura, che sintetizza la sua capacità di rappresentare i modelli liberamente.
Modigliani cerca nella pittura una forma il più possibile vicina al modo di essere del modello, la sua personalità, i colori, le forme, il pensiero e il corpo senza nessuna separazione.
Ma la cosa più importante che troviamo nell’arte di Modigliani è l’intima essenza dell’autore, che non accetta compromessi e sprigiona liberamente se stesso nei suoi capolavori.