Domenica 19 novembre, alla presenza di un folto pubblico interessato, è stato presentato a Roma il romanzo HO UCCISO ANDY WARHOL di Giovanna Strano, Soncini Editore, nell’ambito della mostra curata da Achille Bonito Oliva presso il Museo Storico della Fanteria.
Paul Newman, Visual Graphic Design autore della copertina, ha conversato con la scrittrice Giovanna Strano approfondendo aspetti peculiari della Pop Art e dei suoi protagonisti, tra dialoghi, letture e domande del lettori.
L’opera di Giovanna Strano si inserisce perfettamente nel concept dell’esposizione che, con oltre 250 opere di collezioni private, sviluppa un percorso tematico soffermandosi sulle numerose passioni del massimo esponente della Pop Art, condivise da una miriade di personaggi dello spettacolo, dell’arte, del cinema e della musica che negli anni ‘60 frequentarono Andy Warhol e la sua celebre Factory a New York, presente in mostra allestita in una riproduzione in scala reale.
Ho ucciso Andy Warhol, traendo spunto dall’attentato alla vita dell’artista, compiuto da Valerie Solanas nel 1968, ricostruisce con elementi di thriller e di giallo uno spaccato degli anni ‘60 e dell’ambiente di celebrità che entrarono in contatto con Warhol.
Il punto di vista è multifocale, alternando la visione dell’artista con quella dei personaggi che animano la Factory, il quartier generale di Andy Warhol.
Protagonista indesiderata della sua esistenza turbolenta è Valerie Solanas, attivista femminista incallita, che attenta all’esistenza di Warhol sparandogli a bruciapelo. Sul palcoscenico della vita si alternano figure forti e dannate al tempo stesso, come Edie Sedgwick, Jean Michel Basquiat, Nico, i Velvet Underground, Marilin Monroe. Dietro le storie di ognuno di loro vi sono racconti di disperazione, violenza, dolore profondo.