Tra le cime più impervie delle Dolomiti esiste un luogo idilliaco dove la storia si intreccia con la poesia e con l’arte. Si tratta della Baita Segantini, costruita nel 1936 dall’artista Alfredo Paluselli, dedicata proprio a Giovanni Segantini, pittore e paesaggista che riprodusse in molte sue opere la bellezza dello scenario dolomitico.

Il panorama offre una vista esclusiva delle Pale di San Martino e del Cimon Della Pala, una roccia dolomitica che vanta 3200 metri di altitudine. Siamo nei pressi del Passo Rolle dove le prospettive sono diverse, tanto da spingere a comprendere l’immensità e la bellezza superba della natura.

Giovanni Segantini non era un alpinista ma un montanaro, nato e morto tra le cime che tanto amava e che molte volte ha raffigurato nelle sue opere. Per lui le vette elevate e i ghiacciai perenni rappresentavano un legame culturale, naturale e artistico, tanto che per molti critici è “il pittore della montagna”. La montagna fa da sfondo alle opere più belle, quasi a simboleggiare l’infinito che si apre oltre la scena.

La passeggiata in questo luogo magico ci permette di vivere un’esperienza indimenticabile dove qualsiasi persona sarebbe spinta a rappresentare la bellezza che si spande intorno attraverso l’arte.

“Il mescolare i colori sulla tavolozza è una strada che conduce verso il nero: più puri saranno i colori che getteremo sulla tela, meglio condurremo il nostro dipinto verso la luce, l’aria e la verità”

Giovanni Segantini

Informazioni sull'autore

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali.
Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli.
Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti.
Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

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