A Siracusa la via Piave rappresenta per me un luogo del cuore in quanto, ogni volta che ci passo, mi si risvegliano ricordi di un’infanzia felice trascorsa a casa dei miei nonni. Amavo restare affacciata al balcone per scorgere al di sotto il viavai dei passanti: un brulicare di gente che faceva la spesa, scambiava qualche chiacchiera, si salutava. Anche a me capitava di andare giù da sola per qualche commissione, nonostante fossi ancora molto piccola, in quanto in via Piave tutto era a misura d’uomo.
Le cose ora sono molto cambiate, soprattutto in questi ultimi tempi. I lavori che hanno interessato la strada si sono protratti per più di due anni e ancora oggi non sono conclusi. I pochi commercianti rimasti sono esasperati; per lungo tempo il commercio nella strada è stato bloccato da ruspe, operai, polvere e detriti.
Oggi, recandomi da quelle parti, ho avuto un altro amaro spettacolo: i lavori sono quasi finiti, ma il volto della strada è completamente stravolto.
Quella che è sempre stata una via ben dritta ora diventa tortuosa. La scelta è discutibile, ma comunque potrebbe anche essere accettata. Quello che non si può completamente vedere è la disseminazione per tutto il percorso di cartelli stradali di tutti i tipi: gialli, rossi, blu, bianchi… con l’aggiunta di orribili paletti in ferro che delimitano alcuni marciapiedi.
Se non mi credete andate in cima alla via Piave e godetevi lo spettacolo.
Sembra la festa della cartellonistica stradale… oppure una fiera, dove sono esposti per essere messi in vendita. Non li ho contati, ma sicuramente sono stati posizionati più di 100 cartelli stradali in poco più di 500 metri. Come se in questa strada si dovessero fare delle corse di motociclette o di go-kart; i paletti e i cartelli segnano le curve.
Questo è quello che la città desidera per il quartiere liberty per eccellenza di Siracusa?
Vi immaginate la processione di Santa Lucia fare la gincana tra cartelli stradali e paletti? Ma stiamo scherzando?
Veramente la Borgata meritava tutto questo?
E la via Piave? Patisce l’ennesimo sfregio!
Siracusani: tutti zitti però, subiamo ancora una volta un affronto!