Il romanzo “lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore, non nasce per caso. Non è il frutto dell’illuminazione di un momento, ma viene fuori da un percorso intimo che mi ha portato a maturare ciò che avevo dentro da molti anni, e che non riuscivo a chiarire, anche a me stessa.
Avevo ritrovato l’immagine di questo documento antico, dove lateralmente è raffigurato il medico alchimista Arnaldo da Villanova. Al centro vi è un’immagine che fa riferimento sempre all’Alchimia, quale scienza che permette di comprendere i segreti del creato. Appare naturale, quasi spontaneo, associare l’immagine dell’uomo al centro dell’immagine con Arnaldo da Villanova e intorno i vari elementi della natura: acqua, aria, terra e cielo. Spiccano lateralmente gli astri più importanti per la vita di noi esseri umani: il sole e la luna. Ma intorno vi sono anche tutte le stelle, collegate alle costellazioni di cui fanno parte, e molti altri simboli che, in un primo momento, possono sembrare oscuri.
La conversazione a cui ho assistito a Siracusa tra Ray Bondin e Fabio Granata, ha acceso in me la curiosità di scoprire uno dei luoghi più belli di Sicilia, ma anche meno conosciuto: l’Argimusco.
La visita fatta qualche mese dopo mi ha permesso di concretizzare, nell’intimo, ciò che prima era solamente un’idea, un pensiero, ma che mi ha messo sulla strada per poter scandagliare i segreti del creato e, perché no, di tentare di comprenderli.
Mi sono accostata una scienza antica e meravigliosa: l’Alchimia.
Sin da subito ho inteso tutto ciò che mi si è presentato come fortemente aderenze a una religiosità intima, lontana da stereotipi. La religiosità che ho sempre cercato quando trascorrevo lunghe estati in campagna, tra i boschi, nei campi dello scautismo.
Lo scopo dell’Alchimia è quello di realizzare la Grande Opera e questa rivelazione segreta è celata dietro un linguaggio simbolico, in quanto dietro i simboli si nascondono delle grandi verità.
La tradizione alchemica è giunta ai popoli del mediterraneo tramite gli Egizi che l’hanno trasmessa al popolo ebraico tramite Mosè, sacerdote alla corte del faraone, che apprese i misteri dell’antico Egitto . Infatti, il Pentateuco, i primi cinque libri dell’Antico Testamento, costituiscono un vero e proprio trattato alchemico.
Nel cristianesimo questa tradizione è stata trasmessa attraverso gli Esseni, una setta giudaica con cui Gesù Cristo ebbe proficui contatti. La stessa vita del Cristo, narrata dai Vangeli, rappresenta un percorso e una realizzazione alchemica. Tramite gli arabi, che entrarono in contatto con la biblioteca di Alessandria di Egitto, si arrivò fino al Medio Evo e questa tradizione passò ai cavalieri Templari, dai quali si ebbe uno sviluppo presso i monasteri della cristianità.
La prassi alchemica venne sviluppata tramite un percorso interiore e uno esteriore, dove si opera per trasmutare i propri vizi in virtù e mentre con la pratica di laboratorio, si prega e lavora nel segreto, trasformando le sostanze, facendo distillazioni, trattando minerali, vegetali e animali in modo da realizzare dei medicamenti che servono al completamento dell’ascesi.
Tra gli alchimisti di grande spicco abbiamo Basilio Valentino, Raimondo Lullo, lo stesso frate Elia, successore di San Francesco, Arnaldo da Villanova, San Bonaventura, San Tommaso D’Aquino ed altri illustri personaggi. Grazie all’opera degli Alchimisti abbiamo la scoperta di sostanze come l’alcool, l’acetato di rame, etere solforico chiamato da loro vetriolo dolce, l’acido carbonico, l’ammoniaca, il carbonato di potassio, l’antimonio.
Il libro “Lo specchio delle stelle”, pubblicato con il Patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e del Comune di Montalbano Elicona, narra proprio di Scienza, Alchimia, Spiritualità… e Amore.
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