Il libro esce alla vigilia dell’anniversario della morte di Paganini (27 ottobre 1782 – 27 maggio 1840). Scritto da Giovanna Strano per Massimo Soncini Editore è stato realizzato in collaborazione con la Società dei Concerti di Parma e Sinapsi Group.
Già disponibile in libreria, verrà presentato ufficialmente nel corso del Paganini Guitar Festival, in programma dal 27 al 30 maggio 2021 a Parma.
Alla vigilia dell’anniversario della morte di Nicolò Paganini (Genova 27 ottobre 1782 – Nizza 27 maggio 1840), arriva in libreria un avvincente romanzo storico che ripercorre la sua vita e le vicende del suo violino più celebre: Il diavolo sulla quarta corda. Nicolò Paganini e il suo Cannone. Scritto da Giovanna Strano per Massimo Soncini Editore, il volume è stato realizzato in collaborazione con la Società dei Concerti di Parma e Sinapsi Group. Già disponibile in libreria, verrà presentato ufficialmente al Paganini Guitar Festival, in programma a Parma dal 27 al 30 maggio 2021. Gli aggiornamenti sul calendario sono sul sito www.societaconcertiparma.com.
La Società dei Concerti non si affaccia per la prima volta al mondo editoriale: nel 2013 realizzò un volume, firmato da Lucia Brighenti per l’editore Silva, che ripercorre i 120 anni di storia della prestigiosa istituzione, tra le prime fondate in Italia, che ha il merito di aver portato nella città ducale mostri sacri della musica come Horowitz, Rubinstein, Benedetti Michelangeli, Segovia e molti altri.
Questa nuova avventura editoriale dedicata al geniale violinista non è casuale. Parma è la città in cui sono sepolte le spoglie del Maestro e la Società dei Concerti organizza il Paganini Guitar Festival, che illumina un versante poco noto della biografia di Paganini: la sua passione per la chitarra, di cui era virtuoso non meno che del violino. La kermesse coinvolge da 21 anni il gotha mondiale delle sei corde, lancia nuovi talenti tramite l’omonimo concorso internazionale e attira migliaia di appassionati.
Il romanzo – Il diavolo sulla quarta corda. Nicolò Paganini e il suo Cannone immerge il lettore in una trama affascinante e misteriosa, in cui storia e leggenda si tengono per mano. Quando la ragione non riesce a dare spiegazioni sulle capacità straordinarie di alcuni grandi uomini, che hanno segnato con il loro talento il cammino dell’umanità, subentra il sospetto, la calunnia, la menzogna. È quello che è accaduto a un genio indiscusso della musica di tutti i tempi: Nicolò Paganini. Dotato di eccellentissime doti musicali, fin dalla nascita vive una vita intensa, contrassegnata dal successo, dall’acclamazione da parte di grandi personaggi del contesto storico del 1800, ma anche costellata da innumerevoli episodi di malattia che segnano una vita di sofferenza.
Paganini non è bello, eppure il carisma che ne avvolge la persona è capace di mandare in estasi il pubblico durante le esecuzioni e attrae donne di svariati lignaggi, come le sorelle Elisa e Paolina Bonaparte, facendone uno dei personaggi più ambigui di tutti i tempi.
Compagno indissolubile della sua vita straordinaria è quello che lui stesso chiama “il Cannone”, un violino Guarneri del Gesù, finito nelle sue mani grazie alla donazione da parte di un magnate francese.
Paganini giocherà con l’ambiguo, con le illazioni che girano sul suo conto di godere del supporto di forze demoniache, facendo leva sulla curiosità della gente che accorrerà in massa ai concerti. Tali congetture lo perseguiteranno fino alla morte, e anche dopo, segnando le vicissitudini della sepoltura. Unico grande amore è il figlio Achille, che gli resterà accanto fino alla fine dei suoi giorni. La musica sovrasta ogni cosa, quale ragione profonda dell’esistenza.
“Questo romanzo – ha dichiarato Giovanna Strano – nasce dall’amore smisurato verso la musica, che attraversa il mio essere costantemente, sin dall’infanzia. Ho cercato di concretizzare la magia della musica attraverso le parole, dando voce a uno dei musicisti più passionali di tutti i tempi: Nicolò Paganini. L’idea di scriverlo è giunta a contatto con la natura esuberante della Foresta di Paneveggio, dove l’armonia sublime inneggia all’incanto del creato e dove nascono strumenti a corda di impareggiabile bellezza”.
“Nel rinnovato interesse per il mio grande Avo – è il commento di Nicolò Paganini, discendente del Maestro e Presidente dell’Associazione a lui dedicata – si inserisce questa nuova opera editoriale di Giovanna Strano. Paganini è sempre stato un personaggio romantico per eccellenza, sia nella scena che nella vita, spesso rimanendone vittima. Per questo la sua vita, avvincente e affascinante, ha sempre conquistato la simpatia e l’attenzione del pubblico. In fondo però viene fuori comunque la grandezza di un uomo, non solo artista, ma padre e amante, con le sue sofferenze e le sue debolezze, sempre alla ricerca, senza raggiungerlo mai, di un porto sicuro e stabile”.