L’idea di scrivere un romanzo su Johannes Vermeer nasce in occasione di un viaggio nel quale ho sentito risvegliarsi alcuni aspetti della mia interiorità che prima restavano sopiti, dormienti.

Dopo varie tappe in terra d’Olanda, seguendo le orme di un altro artista che tanto mi ha ispirata, quale è Vincent van Gogh, mi ritrovo all’Aia davanti a quello che a primo impatto non sembra un museo, ma una residenza nobiliare sfavillante.

Si tratta del Mauritshuis. Già varcandone l’uscio percepisco che sta per accadere qualcosa di inaspettato, forse atteso: l’incontro con la grande Arte, quella che illumina mettendo a nudo l’anima come davanti a uno specchio.

L’emozione è grande, unita all’incredulità per ciò che sta accadendo. Tutto questo avviene davanti al grande dipinto della Veduta di Delft. Mi passano davanti immagini di altre opere, di esperienze vissute, di studi che tanto mi hanno appassionata. Fra tutti risuonano nella mente le parole di un grande scrittore, lente e rilette all’interno dell’opera La recherche du temps perdu. Il grande Marcel Proust.

Da questa forte contaminazione tra letteratura e arte nasce la voglia di scrivere questo romanzo.

Johannes Vermeer si impone alla visione del mondo come un artista assoluto che riversa nei suoi capolavori l’arte pittorica nella sua purezza, connotata da una tecnica rigorosa che ritrae la società del 1600 olandese. È proprio l’arte del grande maestro a fungere da filo conduttore della narrazione che si snoda attraverso il tempo, partendo dall’epoca in cui è vissuto per giungere al 1900.

Le vicissitudini legate alle opere di Vermeer fanno da sfondo a intrecci riferiti alle vite di altri uomini e donne che, nel bene o nel male, hanno avuto a che fare con la sua arte.

Dalla narrazione emerge nitida la figura di Théophile Thoré-Bürger, primo estimatore dell’artista e artefice del suo successo, dello scrittore Marcel Proust fervente appassionato dell’arte di Vermeer che costituirà un elemento cruciale della sua vita, del falsario Han Van Meegeren che passò alla storia come colui che ingannò il Führer proprio con opere attribuite all’artista di Delft.

L’arte sovrasta ogni cosa col suo potere di rivelare l’invisibile attraverso l’opera incessante dell’animo umano, e ci conduce a riflessioni profonde sul significato temporale dell’esistenza e su ciò che dà valore alla vita umana.

L’amore è l’elemento salvifico che muove il mondo, infondendo agli uomini la forza di lottare e persistere nei propri ideali. Su questa traccia sono presentate figure femminili bellissime come Catharina, Apolline e Johanna, appartenute a epoche diverse, ma accomunate dalla stessa forza e dolcezza.

Informazioni sull'autore

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali.
Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli.
Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti.
Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

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