Analizzando la 33ª indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore, riferita al 2022, spicca marcatamente la discesa di Siracusa in ambiti come demografia e società, ambiente e territorio, cultura e tempo libero. In merito a quest’ultimo vengono ancora una volta confermati al cittadino i dati di una carenza strutturale che attraversa il nostro modo di vivere.
Una corretta gestione politica e amministrativa della città dovrebbe partire dalla presa di coscienza di questi dati, al fine di intervenire dove sono evidenti le falle maggiori nell’organizzazione complessiva del territorio. L’indagine fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori.
Su 107 province Siracusa, per ciò che concerne cultura e tempo libero, occupa il 79º posto, con una discesa di 13 punti rispetto all’indagine precedente.
Gli indicatori mi sembrano molto eloquenti, per tale ragione li riporto di seguito analiticamente.
Il dato maggiormente negativo è quello che riguarda gli impianti sportivi come palestre, piscine, centri per il benessere, per i quali sappiamo bene quanto sia deficitaria la città, viste le vicissitudini che interessano quotidianamente la cittadella dello sport e gli altri impianti comunali. Di conseguenza anche l’indice di sportività è molto basso.
Altro dato estremamente grave, a mio avviso, è l’indice di lettura che colloca Siracusa al 96° posto, per il quale si dovrebbe intervenire con una programmazione sistematica di progetti lettura, di scrittura creativa e a sostegno dell’editoria.
Ancora per il verde urbano siamo al 96° posto, con evidenze che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini e, infine, l’offerta culturale ci trova all’89° posto.
Chissà cosa ne direbbero Eschilo, Sofocle e lo stesso Mario Tommaso Gargallo, fondatore del Comitato promotore delle rappresentazioni classiche del 1914!