Per Siracusa si avvicinano le elezioni amministrative del 28 e 29 maggio, eppure i cittadini appaiono sempre più lontani dalla politica. Lo dimostrano i sondaggi, ma anche i commenti che troviamo sui social.
L’astensionismo è sempre più forte e, anche per questa tornata elettorale, si riporterà un alto tasso di elettori che non si recheranno alle urne.
Il dato registrato dipende da molte variabili. Può accadere che una parte degli elettori non potrà materialmente recarsi a votare per motivi di salute e di isolamento legati all’età avanzata, ma accanto ci saranno coloro che preferiranno dedicarsi ad altre faccende, come fare una gita fuori porta o indirizzarsi esclusivamente alla famiglia.
Se ci poniamo una domanda relativa alle cause di tale indifferenza, troviamo le risposte anche nei nostri vissuti.
Io stessa negli anni passati mi sono ritrovata molto distante dalla politica, in quanto notavo dei meccanismi spesso incomprensibili nelle candidature all’interno dei partiti, ma soprattutto mi trovavo a votare delle persone che apparivano come dei mestieranti della politica.
Nella campagna elettorale in corso rileviamo come molti cittadini stiano proponendo la propria candidatura. Tra questi vi sono personalità di spicco in ambiti dirigenziali della società, che dimostrano nel loro vissuto una forte esperienza in campo di gestione amministrativa. Mi riferisco in particolare agli avvocati che si stanno candidando, ma anche a persone che occupano posti di rilievo nella gestione di meccanismi pubblici. Mi fiderei molto di più di questi candidati, che già svolgono attività di rilievo e che si stanno mettendo in campo per spendersi ulteriormente a favore della nostra città.
Ma accanto ce ne sono molti altri quasi del tutto sconosciuti alla società civile che, però, stanno investendo con la realizzazione di grandi manifesti, cercando di acquisire visibilità in occasione delle elezioni. Sorge il dubbio che per questi candidati la strada politica potrà costituire un ipotetico sbocco lavorativo.
Il cittadino, chiaramente, diffida da candidati che non dimostrano di avere alcuna esperienza nella gestione amministrativa, per quanto possano essere delle persone oneste. La macchina burocratica complessa non ha bisogno di queste figure, così come non ha bisogno di persone che mirano a occupare la cosiddetta “poltrona” unicamente per un tornaconto personale.
Dopo le elezioni li vedremo assuefarsi e accomodarsi tranquillamente nel ruolo raggiunto, senza spendersi particolarmente per il bene comune.
Di contro l’astensionismo ha degli attributi molto simili, in quanto l’elettore sceglie una situazione di comodo, non ponendosi completamente il problema di chi possa essere in grado di governare la città.
Invito i cittadini a prendere parte attiva queste elezioni, recandosi alle urne e scegliendo le persone sulle quali pensano di poter contare per un cambiamento reale della nostra realtà, visto che Siracusa risulta ancora essere agli ultimi posti nelle graduatorie nazionali per qualità della vita.
Siamo sicuri di meritare tutto questo?