Nicolò Paganini conosce Eleonora Quilici a Lucca.

Il musicista va a vivere nella casa della sorella di Eleonora, Anna, in via San Frediano n.8.

La bellezza della città fa da contorno a una storia poco conosciuta, velata dal mistero, ma di cui si sa sicuramente che vi fu una relazione sentimentale tra i due.

Il bozzolo ovattato delle alte mura contorna un insieme di sensazioni, sguardi, piccoli gesti che avvicinano Nicolò a Eleonora.

Il primo approccio del musicista con la città avviene davanti alla basilica di San Frediano, dalla cui base di marmo bianco emerge il vertice dorato, scintillante ai raggi del sole con la raffigurazione di Cristo Redentore che ascende al cielo trasportato dagli angeli. La base è animata dai dodici Apostoli dettagliatamente raffigurati.

Paganini dedica a Eleonora, in particolare, l’Opera 3 sonata n. 6.

Eleonora è una cantante, è possibile immaginare che la ragazza abbia intonato queste note seguendo la musica del violino di Paganini.

Del rapporto tra i due non resta nulla, a parte alcune lettere dove Paganini si ricorda di lei.

Fra il 1814 e il 1828 il musicista percorre la penisola italiana esibendosi in numerosissimi teatri. Attraverso una costante corrispondenza epistolare il violinista mantiene vivi i rapporti con la città natale, la famiglia e gli amici. La quasi totalità di queste lettere è indirizzata a Luigi Guglielmo Germi, in un rapporto che, da formale relazione tra cliente e avvocato, muta in profonda amicizia.

In una lettera da Parigi del 25 maggio 1838, indirizzata a Luigi Guglielmo Germi, Nicolò incarica Germi di versare a Eleonora Quilici, in Mannori, la somma di 300 franchi.

Infine, nel testamento, lascia a titolo di legato a Eleonora Quilici la pensione annua di seicento lire, vita sua natural durante.

Cosa lega il maestro a Eleonora?

Il periodo va dal 1801 al 1805.

In questi anni Nicolò si affaccia velocemente al successo, ai grandi teatri, agli ambienti eleganti di Lucca.

C’è da chiedersi se il suo demone interiore non gli abbia permesso di curare l’amore, come se fosse un fiore, una rosa… che ha anche le sue spine.

Vi invito a scoprire questa storia all’interno del romanzo “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini al suo Cannone”, Massimo Soncini Editore.

«Se la rosa che leggera vela a me

Porta in sé un amore senza fine

è la rosa che si spinge verso me

difenderò anche tutte le sue spine.

Se la rosa che leggera vela a me

Porta in sé un amore senza fine

è la rosa che si spinge verso me

difenderò anche tutte le sue spine.

Fiori bianchi petali odorosi, si riversano sulla mia pelle

Cascate e nuvole, lucide stelle, che sfavillanti brillano nel ciel.

Se la rosa che tu porgi trema palpitante

Andrò con lei nell’abisso della notte.

Fiori bianchi petali odorosi, si riversano sulla mia pelle

Cascate e nuvole, lucide stelle, che sfavillanti brillano nel ciel.

Se la rosa che tu porgi trema palpitante

Andrò con lei nell’abisso della notte.»

Informazioni sull'autore

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali.
Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli.
Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti.
Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

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