Sabato 26 giugno, alle ore 18.30 presso il cortile dello storico Liceo Gargallo di Siracusa, nell’ambito della rassegna Conversazioni Siracusane al tramonto, avverrà in anteprima assoluta la presentazione del romanzo storico “I fantasmi di Dioniso. Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini editore.
Si tratta di un romanzo storico che, nel centenario della seconda rappresentazione delle Coefore di Eschilo, ripercorre le tappe della fondazione dell’INDA nell’Italia del primo ‘900.
La pubblicazione è patrocinata, tra gli altri, dalla Regione siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
L’immagine di copertina è stata gentilmente concessa dall’archivio della famiglia Gallaro Goracci, ed è stata rielaborata dagli studenti della sezione Grafica del Liceo Artistico Gagini.
Si prevedono i seguenti interventi: esponenti della famiglia Gargallo, dott. Antonio Calbi Sovrintendente INDA, on. Fabio Granata Assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, l’autrice Giovanna Strano. Letture dell’attore Francesco Di Lorenzo.
La narrazione è ambientata nella Siracusa di inizio secolo, dove le spinte nazionali ed europee, di rinnovamento del teatro, si concretizzano nella messa in scena del dramma antico. Il teatro en plein air fungerà da volano per un percorso virtuoso di sviluppo culturale ed economico del territorio, sulla scia di deboli esperienze precedenti condotte in Europa. Protagonisti sono personaggi illuminati, che consacreranno la propria vita all’amata Siracusa, come Mario Tommaso Gargallo, Paolo Orsi, Giovanni Fusero e molti altri. La prima rappresentazione del lungo ciclo, che arriva fino ai nostri giorni con l’istituzione dell’INDA, avverrà nel 1914 con la messa in scena dell’Agamennone di Eschilo. Le scenografie sono di Duilio Cambellotti, per la regia e traduzione di Ettore Romagnoli, figure delineate chiaramente nella narrazione.
Da sfondo all’organizzazione emerge il panorama artistico dell’Italia del primo ‘900, con scorci di vita di grandi personalità come Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse, e le spinte dei movimenti culturali legati alla nascita del Futurismo di Tommaso Marinetti e Umberto Boccioni. Dopo il 1914 vi è la parentesi dolorosa della Prima Guerra Mondiale, che coinvolgerà le vite dei protagonisti, e nella quale perirà Giosuè Borsi, uno degli attori della prima rappresentazione. Il ciclo riprende nel 1921 con la messa in scena delle Coefore di Eschilo, di cui nel 2021 ricorre il centenario.
Il romanzo vuole essere una testimonianza dei fatti e degli intendimenti dei protagonisti, realizzato basandosi sullo studio delle fonti storiche che supportano la narrazione.