Il violino era lo stesso nato da un abete rosso nella foresta di Paneveggio che, fatalmente, aveva fatto il suo incontro con Giuseppe Guarneri del Gesù, dopo una notte di luna nuova di dicembre… dal romanzo “Il diavolo sulla quarta corda”

La Foresta di Paneveggio è nota anche come Foresta dei Violini, per la qualità dei suoi abeti di risonanza usati dai liutai di tutto il mondo.

Si trova nella parte superiore della valle del Travignolo, costituita dai porfidi della Catena di Lagorai e delle cime di Bocche e Juribrutto e chiusa a est dalle dolomie delle Pale di San Martino. 

L’antico segreto della fabbricazione di violini perfetti è custodito nel legno degli abeti rossi della Val di Fiemme.

I maestri liutai cremonesi, tra cui Stradivari, si recavano fin qui per acquistare i legni più pregiati, per poi trasformarli in strumenti musicali di rara perfezione.

Si racconta che fosse Stradivari in persona ad aggirarsi nella foresta di Paneveggio alla ricerca degli abeti rossi plurisecolari più idonei alla costruzione dei suoi violini. Il legno dell’abete rosso, essendo particolarmente elastico, trasmette meglio il suono e i suoi canali linfatici rappresentano minuscole canne d’organo che creano risonanza.

La foresta dei violini può essere raggiunta dal Centro Visitatori di Paneveggio, situato nei pressi del Lago di Forte Buso, lungo la statale che da Predazzo sale al Passo Rolle.

Il legno di risonanza è particolarmente adatto alla costruzione di tavole armoniche di strumenti musicali. Privo di difetti evidenti, ha la fibratura diritta ed è perfettamente sano, presenta degli anelli stretti ad ampiezza costante.

Per la cernita delle tavole vengono utilizzate sezioni radiali del tronco, in cui gli anelli sono perpendicolari alla sezione, e in ogni caso è utilizzata solo la parte esterna del raggio della sezione, dove gli anelli non presentano curvature o nodi. Si tratta quindi di tronchi di grosse dimensioni, con diametro maggiore di 45-50 cm.

Tra il legno pregiato usato per la costruzione di strumenti musicali, vi è il “Mondholz” o “legno lunare”, tagliato nei giorni seguenti il novilunio di dicembre.

Secondo un’usanza risalente alla cultura assiro-babilonese, i giorni che precedono e seguono la luna nuova di dicembre sono particolarmente indicati per tagliare le piante dalle quali ricavare legname di elevata qualità.

Le tavole ottenute da questi alberi presentano le seguenti caratteristiche: minima perdita di volume, eccellente stabilità, scarsa presenza di linfa, resistenza ai parassiti, straordinaria elasticità, assenza di fessure e di tensioni pure, durata ottimale nel tempo.

Ogni anno una parte dei tronchi tagliati viene messa in vendita come legno pregiato “Mondholz” e una parte è lavorata a Paneveggio.

Inoltre alcuni tronchi vengono immersi nel torrente Travignolo, che con la sua acqua possente provvede ad “accarezzarli, scuoterli, farli vibrare e suonare”. A maggio vengono prelevati e lavorati per ricavar legno “lavato”, apprezzato da molti liutai per la leggerezza ricchezza di vibrazioni armoniche che riesce a produrre.

Informazioni sull'autore

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali.
Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli.
Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti.
Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

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