Jeanne Modigliani insieme a Christian Parisot

Dopo la morte di Amedeo Modigliani, avvenuta il 24 gennaio 1920, Jeanne Hébuterne torna a dormire in casa dei genitori, in rue Amyot. La donna è disperata e il 26 gennaio si getta nel vuoto dal sesto piano.

Raggiunge così il suo amato portando con sé il bimbo che tiene in grembo e lasciando la piccola Giovanna da sola.

La famiglia rifiuta di seppellire Jeanne accanto ad Amedeo, i due si ricongiungeranno solo in seguito.

La figlia Giovanna ha tredici mesi e a quel tempo vive con una balia nei dintorni di Parigi. La famiglia di Amedeo, stabilita a Firenze, chiede di poterla avere con sé, così il fratello Emanuele porta avanti tutte le formalità per farla espatriare.

La bambina viene accolta con grande amore dalla madre Eugenia, che ha ormai 65 anni, e viene legittimata.

Un altro bambino non ha la stessa fortuna di Giovanna. Si tratta di Gérard, figlio di Simone Thiroux e di Amedeo, che il pittore non ha mai riconosciuto come suo. Alla morte di Simone, avvenuta un anno dopo, il bambino viene dato in adozione. Diventerà il curato di una piccola chiesa di Milly-la-Forêt.

Jeanne Modigliani sposa Cesare Livio Levi, ma pare sia stato un matrimonio di convenienza. Successivamente si innamora di Valdi, maggiore di lei di otto anni, sposato con due figli. Jeanne a Valdi hanno una figlia, Anne e Valdi decide di andare a vivere con Jeanne.

La loro relazione è molto turbolenta e caotica.

Emanuele Modigliani, sin da quando Jeanne è bambina, si batte per il riconoscimento legale pensando all’eredità artistica del padre, anche se Zborowski e Guillaume hanno firmato un contratto secondo il quale 4/5 delle vendite delle opere vanno a loro e 1/5 all’erede dell’autore. A quel tempo l’intera collezione vale circa mille sterline.

Nessuno avrebbe potuto immaginare che nel 1961 l’opera di Modigliani sarebbe stata valutata mezzo milione di sterline.

Jeanne aveva ereditato pochissimo, ma il resto sarebbe venuto sotto forma di parcelle per consulenze. Infatti in Francia la legge concede agli eredi di un artista il diritto di pronunciarsi in merito all’autenticità delle sue opere.

Si ritiene che Zborowski abbia fatto completare le opere incompiute di Modigliani spacciandole come originali.

Nel 1932 la sorella Margherita ha il diritto di fornire le autenticazioni, in quanto Jeanne è ancora minorenne. In una lettera scrive così: “Il numero dei falsi Modigliani va aumentando tutti i giorni: a Parigi ce ne deve essere una fabbrica: nell’ultima nota di vendite fatte in pubblico la Société du droit d’auteur mi ha segnato un Etude à Tunis. Ora il povero Dedo non è mai stato a Tunisi!!”

E l’inizio di una lunga serie di dipinti falsi attribuiti ad Amedeo Modigliani.

Jeanne inizia a rilasciare certificazioni dei dipinti del padre che non ha mai conosciuto. Oggi i certificati rilasciati da Jeanne sono completamente screditati.

Vicino a Jeanne Modigliani vi è Christian Parisot, condannato parecchie volte come falsario.

La vita di Jeanne è stata molto dura, contrassegnata da abuso di alcol e da sregolatezze. Muore a Parigi il 27 luglio 1984 in circostanze misteriose, il giorno dopo sarebbe dovuta partire per Livorno per questioni inerenti all’autenticità di alcune opere.

Il resto ce lo racconta Carlo Lucarelli in questo video:

Informazioni sull'autore

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali.
Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo.
Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti.
Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico.
Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli.
Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti.
Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

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