Il viaggio è sicuramente una delle attività che maggiormente affascinano l’individuo, rappresentando un momento di evasione dalla consuetudine di ogni giorno, simile a una trasposizione onirica della propria esistenza.
Gli interessi dei viaggiatori possono essere i più vari e andare dalle attività culturali, a quelle sportive o di semplice relax. Eppure, quando il viaggio si interseca con la visita dei luoghi dell’arte, un elemento aggiuntivo si unisce alla magia della scoperta: la visione di posti e realtà che abbiamo immaginato attraverso opere artistiche, enfatizzati dal messaggio che l’autore ci vuole trasmettere.
Per me il viaggio è l’occasione per visitare i mondi incantati di uomini e donne che hanno lasciato un segno della loro arte su questa terra.
Così mi sono messa sulle orme di Vincent van Gogh, e ne è venuto fuori un romanzo dedicato all’arte: “Vincent in Love – il lavoro dell’anima”.
L’Olanda ha dato i natali a innumerevoli artisti di fama internazionale, tra i quali è possibile annoverare Jan Vermeer, Antoon van Dyck, Pieter Paul Rubens, Frans Hals, Vincent van Gogh.
Il viaggio in Olanda può essere svolto in qualsiasi stagione e non necessariamente in primavera, periodo della fioritura che arricchisce i paesaggi olandesi di colori variopinti e di splendide coltivazioni che si distendono a perdita d’occhio.
Amsterdam rappresenta il fulcro culturale e artistico dei Paesi Bassi, con i suoi musei che custodiscono opere d’arte di valore inestimabile.
Il visitatore che volesse seguire le orme di Vincent van Gogh in questa terra, dopo la visione dei capolavori del Van Gogh Museum di Amsterdam può agilmente spostarsi nelle città in cui Vincent è vissuto.
Prima fra tutte L’Aia, nella quale il giovane pittore studia presso la scuola dell’amico Anton Mauve e dove conosce Clasina Maria Hoornik, ovvero la prostituta Sien, che diventerà una delle donne più importanti della sua vita.
Con poche ore di treno il turista può spostarsi nel Brabante, la regione dove Van Gogh è nato e vissuto nella fanciullezza. A Zundert, oltre alla visione della casa natale, è possibile visitare la Van GoghHuis, casa museo ricavata nella canonica dove è cresciuto il giovane. Poco vicino vi è il cimitero nel quale è sepolto il suo omonimo fratello maggiore nato morto, del quale Vincent avrà il nome, essendo venuto alla luce esattamente un anno dopo.
Nell’aprile del 1881 Vincent van Gogh si trasferisce a Etten Leur, presso la casa dei genitori. Qui sperimenta le prime tecniche pittoriche, andando alla ricerca di modelli e lasciandosi ispirare dal paesaggio circostante.
Successivamente è Nuenen che ospita tutta la famiglia e suoi luoghi sono destinati a essere immortalati nelle tele del grande artista, restando impressi nella mente di generazioni intere. A tal proposito come non ricordare la chiesetta con i fedeli riprodotta in una tela sparita per molti anni e poi ritrovata in mano a esponenti della malavita.
Il viaggio si conclude inevitabilmente a Otterlo presso il museo Kröller-Müller che, con quasi 90 dipinti e oltre 180 disegni, rappresenta la seconda maggiore collezione al mondo delle opere di Van Gogh.
Il Museo Kröller-Müller prende il nome da Helene Kröller-Müller, grande collezionista d’arte e moglie di un ricco industriale, che riconosce il genio di Van Gogh, ne acquista i dipinti e, nel 1935, dona l’intera collezione ai Paesi Bassi.