Nella sua vita breve, ma intensa, Amedeo Modigliani ha conosciuto moltissime donne, attratto dalla bellezza femminile e, soprattutto, ricercato dalle donne per la sua bellezza tenebrosa. Pare che nessuna donna sia stata capace di resistere al suo fascino disincantato.
Innumerevoli sono state le relazioni, testimoniate dai ritratti delle sue modelle. Eppure se studiamo a fondo la sua vita troviamo che dietro ogni ritratto vi è un rapporto, un contatto, che si estrinseca sulla tela attraverso una materialità originalissima, nella quale si concretizza l’essere e l’essenza del soggetto.
In realtà Modigliani esplora la verità profonda dei suoi modelli, al fine di portare a termine quella ricerca pittorica a cui è dedicata la sua vita.
Molti dei ritratti di Modigliani sono senza pupille, a denotare uno sguardo vergine e incontaminato, nel quale neanche il pittore riesce a penetrare in profondità.
Si tratta di sagome che in un primo momento sembrano inumane, ma che invece emanano un’atmosfera di calma, di dolcezza, di pace che manifesta un tranquillo abbandono all’esistenza di un momento.
Ecco che, attraverso i dipinti, quelle donne diventano immortali, ancora rimirate con profondità da migliaia di visitatori che si accalcano nei musei, per cogliere una sfumatura, una pennellata, un’espressione.
Chissà che non sia stato proprio questo l’intento dell’artista. Quello di rendere eterna la bellezza femminile, tanto incombente nella sua vita.